IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto l’art. 21 della legge n. 59/97 che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche;
Visto il D.P.R. 275/99, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59;
Visto il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
Visto l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
Considerato che a) le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;
b) le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, (Triennio 2022/2023 – 2023/2024 – 2024/2025)
Tenuto conto 1.delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo
2. degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici;
Tenuto conto degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) relativamente all’adozione di pratiche didattiche condivise e di rubriche di valutazione comuni;
Tenuto conto del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni ha contribuito a costruire l’identità dell’Istituto;
Tenuto conto di quanto già realizzato dall’Istituzione scolastica in merito alle priorità individuate dal PdM;
Visti i risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socioeconomico e familiare;
Premesso che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015; l’obiettivo del documento è fornire indicazioni sulle modalità di elaborazione, sui contenuti indispensabili, sugli obiettivi strategici da perseguire, sulle priorità, sugli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione scolastica, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;
Atteso che l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, e delle ultime, del 2018, che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di: metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali); modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);
EMANA
Ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.07.2015 n.107
il seguente
Atto di indirizzo
al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione
dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici
(Triennio 2022/2023 – 2023/2024 – 2024/2025)