L’impatto che l’attività sportiva ha sui giovani è ampiamente sottovalutato e lo è ancora di più se si considerano gli effetti positivi, in termini di riabilitazione e recupero della socializzazione, che l’attività sportiva svolge sulle persone disabili e in condizione di svantaggio sociale. Per quanto possibile, le attività saranno a contatto con l’ambiente naturale, questo è l’obiettivo che il Progetto PON “Sport e allegria” si prefigge di far raggiungere agli alunni attraverso la disciplina del Karate.
Il karate è un’arte marziale che si propone attraverso la disciplina, la concentrazione e l’attività motoria di educare il praticante ai più alti valori quali la lealtà, l’onestà, l’umiltà e il rispetto universale.
Basato sull’ autocontrollo permette l’acquisizione di una maggiore sicurezza e un adeguato/comportamento in ogni situazione, attraverso una piena consapevolezza di sé.
Il karate è inoltre utile nell’ educare i bambini ai valori di libertà, dignità e umanità, per orientare i loro comportamenti alla cooperazione, al rispetto delle regole e alla accettazione di sé e degli altri.
Grazie Progetto PON “Sport e allegria”, verrà presentato il karate attraverso una forma ludica mantenendo inalterati i valori fondamentali che questa disciplina si prefigge.
Il karate per le sue caratteristiche può essere quindi considerato come metodo educativo alternativo, e utilizzato anche per la risoluzione di problemi attualmente molto diffusi tra i giovani, come ad esempio la prevenzione di fenomeni di bullismo o dell’insicurezza dei ragazzi.
Il Progetto PON “Sport e allegria”, grazie all’arte del Karate porta all’instaurazione di una profonda solidarietà, che difficilmente si incrina quando il partner avversario di allenamento diventa antagonista in gara. Il “sudare insieme”, l’essere “attaccato” o “attaccare”, il “subire” o il “prevalere” all’interno di un processo intenzionalmente creato e che consente il “progredire insieme”, comporta il riconoscimento dell’altro e del suo valore, che è il fondamento del rapporto di profonda solidarietà che nasce tra’ partner, e il cui valore educativo risulta evidente.
In sostanza, la verifica continua, all’interno delle situazioni di allenamento, delle proprie valenze e dei propri limiti e la costatazione dell’indispensabilità della collaborazione del partner-avversario per il loro superamento, attivano processi molto efficaci di comunicazione e di socializzazione, favorendone il rispetto. Tale rispetto viene successivamente adottato come metodo di comportamento nella vita reale.
La proposta didattica, svolta nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti, intende favorire attraverso le pratiche motorie e sportive il miglioramento del livello di socializzazione, la riduzione dello stress e dell’ansia attraverso il movimento corporeo, favorire la percezione dell’altro, insegnando a leggere i movimenti degli avversari, a comprenderne le intenzioni e a regolarsi di conseguenza.